lunes, 4 de mayo de 2009

PRESENTACIO ASILO DELL'INFANZIA MARTIRI DI SESSO

Y llegó el día…
El dia de la presentació de les pràctiques que encara no he acabat… I una por inmensa al cos! Mai no havia estat tan nerviosa per una presentació… I no és perquè l’hagi de fer en italià, sinó per qui l’escoltarà! A part de les meves companyes de pràctioques, hi haurà la mestra de cada una de les nostres escoles i les pedagogues! Expertes en aquesta pedagogia! I no ho sé, tinc una mica la por de dir alguna cosa que no sigui o no ho sé! Que elles en saben molt d’això!!!!!!

I realment, ha estat fantàstica la presentació. He estat molt a gust, la Paola ha estat al meu costat donant-me suport i afegint coses a les meves explicacions, (realment aquí es pot apreciar el treball en grup que fan tots els membres de l’escola) i la gent que m’escoltava molt atenta, afirmant amb el cap, rient d’algunes explicacions que donava… molt bé, molt bé! I jo cada vegada em deixava anar una mica més i gesticulava molt, i parlava un italià tremendo!
I m’han felicitat per la presentació i pel meu italià! GENIAL! ;)

A la tornada he trucat a la Roser i he passat per Piazza Verdi, on eren ells fent una birreta, per acabar de relaxar-me.



SCUOLA MARTIRI DI SESSO



Presentazione del contesto socio-culturale de la scuola


1945: Il dopoguerra. La ricostruzione.
I bambini: il futuro.
Le donne della città: “difenderemo il nostro patrimonio più caro: i nostri figli”.
1947: Nascita da l’Asilo Infantile “Martiri di Sesso”
1972: Gestione Comunale.
Partecipazione: Comitati scuola-città per i diritti dei bambini.
1972: Nuova figura: l’atelierista.
1985: 21 scuole dell’infanzia e 13 nidi.
1990-1992: “Il centro verde”
2008: Trasferimento della scuola.

Cose che mi hanno colpito

2 insegnanti per sezione
Non c’è l’ora specialistica
Il bambino come obiettivo di studio
Progettazione
Grandi spazi
Assemblea

Organizzazione degli spazi: il terzo insegnante
Salone/piazza
Cucina
Ambienti
Sezioni
Stelier
Stanza di riposo
Bagno
Esterni

Organizazione dal tempo

Acoglienza

Tempo di scambio

Appello, calendario e camerieri

Responsabilità
Protagonismo
Numeri e temporalità
Esterno
Attenzione

Assemblea

Relazione con gli altri
Spiegare esperienze, esprimere sentimenti, emozioni, desideri
Scambio
Creare conoscenza comune e propria: non c’è la verità assoluta
Cooperazione
Sviluppo dal pensiero
Dubbi
Conoscenza e strutturazione
Rispetto e ascolto
Confronto

Conversazione: “Cosa è un gruppo?” 28/4/2009

Insegnante – Cosa è un gruppo?
Bea – Uniti, siamo uniti.
Fede – Tutti insieme, siamo amici.
Chiara – Siamo tutti vicini a gli altri, in circolo.
Giulia – Siamo in gruppo.
Insegnante – E cosa vuole dire essere in gruppo?
Giulia – Che siamo tutti.
Elisa – Dove si fanno le cose insieme.
Jakopo – è come una squadra che va a la montagna e decide scavare.
Sara – Cuando ci diamo la mano siamo un gruppo.
Elisa – Ma anche possiamo essere un gruppeto, non solo un gruppo.
Vincenzo – Ci vuoleno tanti bambini.
Insegnante – Che numero ci vuole per essere un gruppo?
Simone – 26!
Elisa – Siamo tutti noi!
Insegnante – Per essere un gruppo ci vuoleno tanti bambini, ma che più ci vuole?
Fede – Amicizia.
Chiara – Tutto insieme.
Bea – Deve aiutare alle amici.
Gerry – Simpatia.
Giulia – Gentilezza.
Luciana – Siamo una squadra perchè abbiamo il cuore e il cuore ci fa pensare.
Insegnante – Il cuore o il cervello?
Luciana – Il cervello.
Insegnante – Ma il cervello che pensa è solo el de la Luciana?
Tutti – No! Tutti!
Bea – Che si deve decidere tutti insieme.
Insegnante – Come si fa per decidere in gruppo?
Giulia – Bisogna mettersi d’acordo.



Distribuzione in piccoli gruppi

Relazione tra bambini
Rumore
Tono di voce
Compiti diversi: cooperazione
Autonomia

Pranzo

Apparecchiare
Spparecchiare
Relazione tra bambini
Ruolo dei camerieri

Risposo

Rispetto agli altri
Godere del silenzo
Tempo di rilassamento

Merenda
Relazione tra bambini
Rumore
Tono di voce
Compiti diversi
Autonomia


Pedagogia dell’ascolto
“La pedagogia dell’ascolto è una pedagogia trasformativa: l’insegnante che ascolta accetta di cambiare se stessa relazione” Carla Rinaldi

Pedagogia della relazione, la comunicazione, l’ascolto con strumenti più importanti che le attività e il contenuto:

Progettazione

Non obiettivi ma finalità
Flessibilità

Osservazione

Sguardo intenzionato,
attivo,
con obiettivi concretti
Processo

“Le scuole seguono i bambini, non le programmazioni”
Loris Malaguzzi


Documentazione

Trascrizioni
Fotografie
Giornalero
Quaderno di conversazioni
Scopo: comunicare a terzi

Valutazione

Osservazione
Confrontazione con l’équipe
Contesti per esprimere le proprie competenze

Ruolo del’adulto


Figura di riferimento
Guida
Impara
Costruttore
Motiva: il piacere de la seduzione


“La sua funzione consiste in deviare il carro e farlo camminare per altre vie. Non esiste una meglio verificazione”
Loris Malaguzzi


Partecipazione


Comunicazione
Mostra dal lavoro
Equipe
Dialogo quotidiano
Organizzazione

Segur que hi trobeu faltes, pero és tot el que he pogut fer amb l'ajuda del diccionari! ;) Espero que us hagi servit també una mica per conèixer la pedagogia que estic estudiant a Reggio Emilia, que és la rao principal per la que he vingut d'Erasmus, tot i que alguns encara no s'ho creguin...


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